KINTSUGI 金継ぎ | L’arte di riparare con l’oro
Il kintsugi, letteralmente “riparare con l’oro”, è una pratica giapponese che consiste nell’utilizzo di un metallo prezioso per saldare assieme i frammenti di un oggetto rotto. La tecnica permette di ottenere degli oggetti prezios: ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico ed ovviamente irripetibile per via della casualità con cui la ceramica può frantumarsi.
La pratica nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.
“Cosi l’imperfezione diviene un valore da ricercare, come era avvenuto in Oriente con l’influsso del wabi sabi, la “bellezza delle cose mutevoli, imperfette e temporanee”. “Imperfetto” è assunto come sinonimo di reale, naturale, inevitabile, umano.
Attribuire valore all’imperfezione significa progettare prodotti capaci di invecchiare, di modificarsi, di essere riparati; significa stimolare il legame emotivo tra utente e prodotto, allungarne il ciclo di vita e, soprattutto, accettare la presenza di una variabile non controllabile che spesso“cambia il finale del racconto”.
“Il valore dell’imperfezione. L’approccio wabi sabi al design.”
Francesca Ostuzzi Valentina Rognoli Marinella Levi
Durante il workshop sono illustrati i passaggi fondamentali per mettere in atto questa antica tecnica in chiave contemporanea e di più accessibile pratica.