Mariateresa Conti
Conserveremo davvero memoria di questa catastrofe?
Riusciremo a “capitalizzare” il trauma, a trarne un utile insegnamento?
Riusciremo a rimodulare il nostro stile di vita?
La mia paura?
Passeranno 2/3 mesi, forse un anno e riacciufferemo il nostro DNA.
Anzi, ci sarà forse un rimbalzo per “recuperare il tempo perduto”.
La micidiale polmonite che soffoca il respiro, sta a specchio dell’espansione umana che soffoca l’ambiente, l’ammalato chiede aria e aiuto a nome del pianeta.
Il mio desiderio?
La costruzione di un mondo in cui il senso del limite sia il principio della relazione tra gli uomini e la natura.
Viventi tra viventi.
La salvezza dovrebbe nascere da qui: cambiare la graduatoria delle priorità.
Ora è ciò che conta.