POTENTIA
La mano segue le linee e le forme del corpo che la matita graffia e incide sulla trama della carta, piega dopo piega, curva dopo curva. Un susseguirsi di tratti che concentrano in pochi attimi l’essenza di un percorso, un gesto che rende immutabile il tempo e fissa perentorio nel presente un divenire al femminile. Bambina, donna, madre, amante, lo stesso corpo riappare nelle ombre che si avvolgono mollemente in un caleidoscopio di linee intrecciate in cui si stenta a riconoscere quello che è e quello che è stato.
Oltre l’attesa si svela l’oggi in controluce, per ridefinire i confini effimeri e lievi contro cui la materia preme, riverbera, freme.