Gabriele Scaramuzzino
Paura, può essere data da svariati elementi, situazioni e ambienti, come nella situazione dell’ultimo mese, dove la gente ha iniziato mano a mano a smettere di uscire, per poi scoppiare e uscire tutta insieme, ammassandosi nei supermercati come se fosse un’apocalisse, pensando solo a loro stessi.
Ecco, per me questa è paura, avere paura che la gente non calcoli gli altri, non si renda conto della gente più bisognosa e in difficoltà di loro.
Paura per le persone che valutano una situazione tanto pericolosa una sciocchezza fino a quando non capita nulla a loro, facendola rimanere una “semplice influenza”.
Paura che una volta finito tutto questo, tutte le persone che dicevano “ce la faremo” o “ne usciremo” ritornino a fare i soliti menefreghisti, pensando a loro stessi.
La mia paura è rivolta a quelle persone che potrebbero non farcela, malate e non.
La mia paura è suscitata da quelle persone che fanno tanto le buoniste, ma che poi potrebbero rivelarsi i soliti menefreghisti, che metteranno loro al primo posto e poi tutti gli altri.
Questa per me è la paura.
Desidero, gioia, l’opposto della paura, ciò che conferisce “luce” hai nostri giorni. Come il desidero di uscire di nuovo, rivedere le persone a cui si tiene di più e riabbracciarle talmente forte da fargli mancare il fiato.
Il desiderio di sentirsi parte di qualcosa, o di qualcuno, che ti faccia cresce in faccia uno di quei sorrisi innocenti, come quelli dei bambini.
Il Desiderio di ricevere un messaggio la mattina, appena ci si sveglia.
Il desiderio di non vedere quel contatore “infetti” e “morti” salire ma vedere quello dei “guariti” schizzare alle stelle.
Il desiderio di riunirsi nelle piazze, abbracciarsi tutti, anche con chi prima era tuo nemico, e ridere, parlare e gioire tutti insieme, perché il peggio è passato, perché abbiamo vinto tutti, non solo uno, perché desideravamo quel momento dal giorno in cui siamo stati costretti a rimanere in casa per salvaguardare noi stessi e gli altri.
Sono i piccoli desideri quelli più importanti, come “vorrei abbracciarti in questo momento”, un desiderio piccolo, che inizialmente ci fa stare male, ma quando si avvererà, ci farà stare bene facendoci “dimenticare” tutto il resto.