Ivana Lacagnina
Oscillazioni….fra paura e libertà..
PAURA? mette paura solo a nominarla, senza che se ne specifichi l’oggetto. Paura d’avere paura!
…soprattutto ORA..che ne ho la consapevolezza, che ho provato che le paure (piccole o grandi che siano) sottraggono LUCIDITA’ AL PENSIERO, impediscono di vivere liberi, e dunque di scegliere. (“La paura corrompe l’intelligenza” Krishnamurti)
Anche quando la paura si fa densa, percepita…come la paura (inconscia) di perdere qualcuno che si ama; anche in quel caso, spesso, si tratta di mancanza di lucidità.
Se ci rifletto, in questo preciso momento, E VADO A RITROSO…faccio fatica a ricordare dei momenti di vera paura! Dei momenti tutti miei, intendo…
E più vado a ritroso, meno ne ricordo, di questi momenti…
E’ la memoria che manca? ..o cos’altro?
Il “luogo” degli affetti in cui si è cresciuti, l’amore di cui si è stati circondati, PROTETTI.. in un certo senso avevano proprio lo scopo di NON FARTELA CONOSCERE, LA PAURA…
..a volte mi chiedo se sia giusto così (anche se non avrebbe potuto essere altrimenti..)
Certo, vivere al riparo dalla paura, per un piccolo essere umano che sta crescendo, è sinonimo di VITA SERENA; ma conoscere la paura (come il desiderio), per lo stesso giovane essere umano che sta sviluppando la propria personalità, vuol dire imparare a riconoscerla poi, quella paura, saperci dialogare quando inevitabilmente, nella vita, ti passa accanto, o peggio ti travolge!
Credo che la condizione migliore, quella più auspicabile per l’essere umano dovrebbe essere una oscillazione, continua, fra paura e distacco dalla paura: il momento dell’incontro con esse, le paure, (piccole e grandi), per saperle riconoscere, per affinare gli strumenti, imparare ad affrontarle, ed
infine CRESCERE, finalmente…LIBERI DA OGNI PAURA.
Oscillazioni ….fra desiderio e libertà
…bisogna ESSERE CRESCIUTI, FINALMENTE LIBERI DA OGNI PAURA, PER DESIDERARE!
Si, perché c’è modo e modo di desiderare, così come c’è paura e modo per affrontala…ma finché non c’è consapevolezza che paura e desiderio sono le facce della stessa medaglia, e che l’esperienza di entrambe, è il solo modo per essere liberi allora, forse, non si è ancora cresciuti. Il solo modo per affrontarle, per far sì che l’incontro con esse ci trasformi in uomini e donne, realmente liberi, presuppone, però, di eliminare qualsiasi aggettivo, o connotazione che per consuetudine siamo abituati ad accostare ad ognuna: in poche parole, aver acquisito la consapevolezza della loro “neutralità”, del loro esistere e basta, come esperienze necessarie: siamo fatti di paure e desideri, sono il timone delle nostre esistenze, ma possiamo essere esseri umani liberi, e coscienti della nostra libertà, solo se paura e desiderio non finiscono per sopraffarci o dominarci, se il timone lo teniamo ben saldo noi…nelle nostre mani!
La paura può paralizzare, il desiderio, al contrario, impedirci di “stare”, di apprezzare ciò che abbiamo raggiunto…anche in questo caso è la mancanza di lucidità, CHE CI TOGLIE NUOVAMENTE LA POSSIBILITA’ DI ESSERE LIBERI.
Se rifletto, però, di una cosa sono più che certa: la condizione a cui auspico è ben lontana da una sorta di “atarassia”, di razionale equidistante distacco da paura e desiderio. Dalla paura voglio imparare ad essere libera, SENZA DESIDERIO NON C’E TENSIONE, MOVIMENTO, possibilità di aspirare ad una condizione migliore e più appagante…c’è modo e modo di desiderare, questa è la mia personalissima visione della libertà! ..ma PICCOLI ATTI DI RIBELLIONE SONO NECESSARI per diventare esseri umani liberi, LIBERI DI DESIDERARE!