MMR
La paura mi arresta. Sono piccola, sono rattrappita. Dolore alle articolazioni che non si muovono. Sconfina, imprigionandomi nel suo dominio. Non mi è utile, dilaga e impregna di sé. La paura è la mia scusa: ho paura, non posso farlo. Tutto le ruota intorno. Sono tutt’uno con la paura. Non la vedo più, la respiro, me ne cibo, è il mio vestito, mi aderisce al corpo, è la mia pelle, è il mio sangue. Dove è la sua utilità, benigna e sicura? Blandisce sorniona le mie intenzioni, riempiendo di parole negative. Cassandra del futuro. Eternamente mezzo vuoto, eternamente mezzo pieno, eternamente mezzo. Sospensione e paralisi.
Il desiderio è la mia libertà. Volo dove non sono, accedo a mondi infiniti, liberi, puliti, sereni. La vita si fa leggera, in punta di piedi sfiora il mondo e lo riempie di luci. Capriole della mente, possibilità senza fine, gioia entra dai pori e alimenta la profondità del mio essere. Il desiderio vive nelle stelle, in punta di piedi mi sporgo per raggiungerlo, lo sposto, per rendermi forte e gioiosa, cresco per cercare di raggiungerlo. È una rincorsa infinita, è un gioco un equilibrio che devo mantenere: se è troppo lontano, lo sconforto si affianca; se è troppo vicino il sapore è insipido. Perché rimanga vivo non devo raggiungerlo. Desiderio del desiderio.