Valentina Mazzola
Vento freddo che strappa i pensieri, li aggroviglia e li annoda.
Un cencio appallottolato infilato in gola.
Entra a calci nello stomaco,
si siede sui polmoni,
ma ti chiede di respirare per guardarla negli occhi vuoti
mentre ride sguaiata e volgare.
Non ha nessun buon consiglio da offrirti,
nessun porto d’acque calme.
Grida ma non la senti
perché ti ha fatto piombare nel tuo io oscuro, senza finestre.
Solitario
Feroce e potente indossa la corona
che tu le hai offerto.
E che solo tu le puoi levare.
Come spuma del mare
Ti inonda e si ritrae
Lasciandoti madida
Il desiderio
Anelito violento
Sale sulla pelle
Gola arsa
Germoglio sotto la neve
Spirito di vita.